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Entra a piedi nudi nella stanza

Togliti le scarpe ogni volta che ti trovi sulla soglia, entra in silenzio quasi in punta di piedi; cerca di non fare rumore nella stanza di meditazione.


Porta con te solo il necessario, cerca di lasciare fuori tutto il superfluo, l’accessorio.


Questo spazio a volte così denso a volte così vuoto, ci contiene e ci rivela a noi stessi.



Uno spazio sacro, quasi da tenere segreto!


"Al silenzio si torna, come a un luogo conosciuto da tutti, da sempre. Una stanza in cui si fa silenzio è un luogo in cui s’impara ad accorgersi di quel che c’è già, a non trascurarlo, a non averne paura, a inoltrarsi, con fiducia, nel non-conosciuto. La stanza aiuta, è sempre lì, uguale, una sera siamo disperati, un’ altra contenti, ci diciamo che va bene, ci diciamo che va male, la stanza sta. Cosi nel silenzio, senza nessuna presentazione, noi ci riveliamo tutti interi con i nostri veri nomi, generi, provenienze, lavori, amori, con i segni che tutto questo lascia in noi, con i segni che siamo."
Chandra Livia Candiani, “Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione“, Einaudi, 2018





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